Descrizione
Realizzati per accelerare il processo di macerazione della canapa e permettere la successiva lavorazione di questo prodotto, che fino alla metà del XX secolo è stato una voce basilare dell’economia emiliana.
I maceri costituiscono oggi importanti elementi di naturalità e, circondati spesso da vegetazione spontanea, offrono ripari a mammiferi ed uccelli, oltre alle specie acquatiche ed anfibie che li popolano.
Dal censimento effettuato nel 1994, riferita alla cartografia tecnica regionale aggiornata al 1986, risulta la presenza di 113 maceri, che coprono una superficie complessiva di 69.747 mq. e variano di dimensioni, a conferma che storicamente erano legate all’esigenza quantitativa di macerazione della canapa, anche se oggi la loro funzione resta quella dell’irrigazione.
Già da allora, una percentuale del 17.70%, pari a 20 maceri presenti su questa carta non erano più esistenti, e si rilevava la tendenza a usarli per lo scarico di rifiuti, motivo per cui la loro salvaguardia e valorizzazione rientrano tra le finalità amministrative-politiche.
Sul territorio di Granarolo dell’Emilia, il macero è un elemento che lo connota e che in virtù della sua valenza storica, economica e territoriale si può definire una peculiarità, assieme alla centuriazione romana, alla
piantata, alla produzione della seta, della canapa, del latte, ma seppur in forma diversa, anche assieme al termovalorizzatore che rappresenta, per certi versi, un elemento non trascurabile.
piantata, alla produzione della seta, della canapa, del latte, ma seppur in forma diversa, anche assieme al termovalorizzatore che rappresenta, per certi versi, un elemento non trascurabile.
Il censimento ne rileva 8 nella frazione di Quarto circondati da: noci, gelsi, cespugli di rovi, Typha, Farnia, Salice bianco, Larici, Giunco, Menta, Olmo campestre, Biancospino, Prugnolo, More, Querce, Pini, Pioppi. Molte di queste essenze, peraltro, rientrano sostanzialmente nella fascia della farnia (quercus robur) o meglio dell’area
del Querce-Carpineto che caratterizza l’ambito regionale. Da questa ricerca, oltre alle essenze arboree che li circondano, e che sono di fatto tipiche degli ambienti palustri e comunque di zone ricche di acqua, si evince la
presenza in alcuni di essi di fauna quale: Martin pescatore, Cavaliere d’Italia e la testuggine palustre.
del Querce-Carpineto che caratterizza l’ambito regionale. Da questa ricerca, oltre alle essenze arboree che li circondano, e che sono di fatto tipiche degli ambienti palustri e comunque di zone ricche di acqua, si evince la
presenza in alcuni di essi di fauna quale: Martin pescatore, Cavaliere d’Italia e la testuggine palustre.
Rispetto alla connotazione territoriale della frazione di Quarto Inferiore, grazie a un documento che è, con tutta probabilità, anteriore al 1123, possiamo sapere che la frazione comprendeva il ‘Borghetto’, dove vivevano otto famiglie; che lo stato dell’agricoltura era florido e si produceva in modo particolare molta vite, molta seta (già allora ricchezza prevalente del paese) poca ghianda, poca frutta e sufficiente quantità di grano.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
Comune | Granarolo dell'Emilia (Apre il link in una nuova scheda) |
Indirizzo | Via San Donato 64, Granarolo |
Mappa
Indirizzo: E Via Dagol, Via S. Donato, 70, 40057 Granarolo dell'Emilia BO
Coordinate: 44°32'46,2''N 11°26'38,8''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
Siti accessibili all'esterno senza barriere